VOLO DI NOTTE

 

 

di Fabrizio dell'Acqua


Volo di notte

(niente a che vedere con St.Exupery)

E’ iniziato il mese di Settembre e bisogna cominciare a volare per evitare quel segno rosso nel roster.. Così, una sera, vedo dove ero arrivato l’ultima volta, scelgo un volo semplice, una mezz’ora col fido Twin Otter. Scelgo l’aereo, l’aeroporto, carico l’avventura (ricordarsi di mandare eventuali suggerimenti all’Avv. Martini) e sono pronto. Purtroppo mi sono dimenticato di impostare l’ora dell’avventura, così mi resta l’ora locale, è notte...., ma forse è meglio, proviamo, tanto al mio aeroporto di destinazione ci sarà la pista illuminata...

Così, fatti i checks, avuta l’autorizzazione, decollo, cambio rapidamente le frequenze dei vari ATC come richiesto, attivo l’autopilota e mi appresto a godermi questo volo di notte.

Illusione... come nei migliori copioni Tropic Air l’autopilota va in tilt dopo cinque minuti. Vabbè, rassegnamoci, tanto il volo è corto... Intanto guardo fuori, c’è uno spicchio di luna che fa capolino tra le nuvole... ma queste diventano sempre più fitte... comincia a vedersi qualche lampo... il povero Twin Otter traballa e scricchiola, non è nuovissimo, ma regge. Intanto vado avanti con la girobussola, dovrei essere a metà strada ormai.

Sarà l’effetto notte, la casa silenziosa, buia, solo il pannello illuminato, ma a poco a poco sono nell’aereo vero, dove finisce la simulazione e comincia la realtà, la voce dell’ATC è forse vera, il temporale c’è anche intorno a me, i lampi e i tuoni sono dentro il computer o fuori... c’è un po’ di confusione...e in questa confusione perdo d’occhio la bussola, forse sono fuori rotta.. forse dovrei già scendere...guardo le cartine, ma in questa zona dei Caraibi non abbondano i radioaiuti... il temporale intanto incalza, l’aereo traballa e scricchiola sempre più, le mani sudano sul volantino... le dita armeggiano colle manopoline del VOR.... certo che volare da soli in queste condizioni... se sbaglio rotta e mi trovo in mezzo all’oceano..., l’autonomia non è molta, avevo calcolato un’oretta e imbarcato poca benzina, il Prez è così tirchio!

Mille pensieri si accavallano nella mente, tutti quelli sbagliati e non quelli che dovrebbero invece aiutarmi a restare freddo e professionale... ormai sono un po’ nel pallone, mantengo l’aereo in linea di volo quasi automaticamente, ma in volo per dove? Negli auricolari risuona una voce nuova, non quella sintetica degli ATC, ma più naturale, vicina, quasi familiare... “here Tropic Air 065 - ma è il mio nominativo - new heading 345, down to 5000 ft..”. “correct, report when reaching&ldots;” - ecco l’ATC&ldots; ma chi è che parla al mio posto, chi c’è qui con me? Mi giro a destra ma non vedo nessuno, eppure adesso il VOR è impostato correttamente, l’ago dell’ADF punta nella giusta direzione, l’aereo scende, sempre tra le nubi, sempre traballando, ma come guidato da una mano sicura... non certo la mia.

“&ldots;&ldots;. avvicinamento, here Tropic 065 reaching 5000 ft, heading 345” - un’altra volta quella voce familiare, qui vicino, eppure sono sempre solo in cabina&ldots;.

“Tropic 065, turn heading 060 to intercept ILS runway 09, descend to 3500”

Ma è il mio aeroporto di destinazione! Adesso ritorna tutto chiaro, controllo gli strumenti, la frequenza impostata è proprio quella dell’ILS, anzi, l’ago del direzionale comicia a rientrare, sono sul localizzatore... riprendo fiducia, controllo la situazione adesso. Anche il temporale sta passando, le nubi si diradano e vedo comparire ancora quello spicchio di luna. L’autopilota è sempre in avaria, ma ormai piloto io, scendo lungo il sentiero, in lontanaza si vedono le luci della pista.

“Tropic 065, cleared to land runway 09, report on ground”

“Cleared to land&ldots;”

Tocco terra, chiamo la torre, lascio la pista e parcheggio. Ancora non so come sono arrivato qui, se fosse stato per me forse sarei a mollo nell’Atlantico. O forse no... tanto questo è un volo simulato, mi guardi intorno, è solo un computer, ma si, sono a casa mia e fuori il temporale è passato...

Ma chi mi ha riportato in rotta, chi ha condotto l’aereo quando io ero nel pallone? Chi parlava per con l’ATC? Mah, dovrò forse riportare la vicenda all’Avv. Martini....!

 

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